A Firenze , dal 21 al 24 Ottobre 2010, riapre il Festival della Creatività con una edizione nuova nel format e nella location.
Più territorio, un festival che “abita” le strade e le piazze delle città che lo ospitano, più rapporto con chi lavora, studia, progetta, ricerca, innova. Il Festival propone la creatività come dinamico generatore di innovazione, come antidoto alla “crisi” coinvolgendo chi lavora sui progetti e le idee che ci cambiano e cambieranno la vita. Ce lo racconteranno i ricercatori e gli scienziati di tutto il mondo che su questo stanno studiando.
Perché le idee cambiano la vita e sono spesso il frutto di un lavoro di squadra, in gruppo o in rete. In poche parole sono espressione di un formidabile e affascinante brainstorming che, in tutto il mondo, coinvolge i migliori talenti creativi.
Fino al 24 ottobre al Museo Nazionale Alinari della Fotografia si terrà ” L’elogio del negativo. Le origini della fotografia su carta in Italia 1846-1862 “. La mostra, nata dalla collaborazione con la Ville de Paris, è ospitata all’interno del museo della Fondazione nel Convento delle ex Leopoldine di piazza Santa Maria Novella.
A Palazzo Strozzi invece ci sarà un’installazione dell’artista Michelangelo Pistoletto: Metrocubo d’Infinito in un Cubo Specchiante che sarà visibile fino al 23 gennaio 2011. Dal 13 ottobre fino al 24 ottobre al Museo Marino Marini il Festival ospiterà una grande mostra – realizzata dalla Médiathèque de l’Architecture et du Patrimoine che fa parte del Ministère de la Culture et de la Communication francese che a partire dal centenario di Félix Nadar presenterà il meglio della fotografia francese contemporanea. Il tributo a Félix Nadar si declina in due mostre a Roma che saranno riunite a Firenze al Museo Marino Marini nell’ambito dell’invito fatto alla Francia dal Festival della Creatività.
Il 20 ottobre alla Loggia dei Lanzi Gioele Dix reciterà in ‘Erasmus500’ spettacolo teatrale scritto e diretto da Stefano Massini in occasione dei 500 anni dalla pubblicazione dell’’Elogio della folli’” di Erasmo da Rotterdam.
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